Villa del Casale: l’on.Tumino sull’incarico di Sgarbi

Piazza Armerina. «Perché non si provvede, come doveroso, ad annullare il precedente decreto assessoriale che ha nominato Sgarbi e ad emanarne un altro con le necessarie definizioni delle competenze attribuite, dei corrispettivi economici e delle relative coperture?». E’ questa una delle domande principali che il deputato piazzese della Margherita all’Ars, Carmelo Tumino, pone al presidente della Regione all’assessore ai Beni Culturali, Ambientali e la Pubblica Istruzione, in una interrogazione presentata ieri a Palazzo dei Normanni, riaprendo la querelle sulla Villa Romana del Casale.
Il deputato, che già in precedenza aveva sollevato perplessità su alcune vicende, rivelatisi poi dubbi concreti, come nel caso della convenzione firmata il 18 agosto tra Sgarbi, Granata, Salerno e Prestifilippo, pone sua ultima missiva altre domande: «Chi dovrà farsi carico delle spese corrispondenti alle iniziative già poste in essere dall’onorevole Sgarbi come l’elaborazione dei progetti Bellini-Trizzino e Canali, la presenza e il lavoro per un mese dei restauratori dei mosaici e quella delle presenze a Piazza Armerina dello stesso Sgarbi e dei suoi tecnici?». Il deputato piazzese chiede di sapere inoltre «se il ruolo di Sgarbi sarà quello di un consulente che, in quanto tale, non può nominare alcuno, né può attribuirsi competenze di alcuna delle istituzioni interessate alla Villa e se il Governo vuole che il lavoro di restauro dei mosaici della Villa prescinda dalla copertura, così da essere quantomeno certi che l’urgentissimo intervento sul mosaico abbia luogo, ed in tale ipotesi, con quali tempi e con quali procedure».
Tumino aggiunge nell’interrogazione: «Con l’incarico conferito prima a Conforti e poi a Sgarbi, il Governo regionale sembra voler affermare, anche se indirettamente, l’inadeguatezza delle strutture amministrative e tecniche, sia centrali che periferiche, dell’assessorato ai Beni culturali, con la conferma di Sgarbi, l’onorevole Pagano sembra condividere questa convinzione nonostante sia di assoluta evidenza che Vittorio Sgarbi non è stato capace di coordinare la macchina amministrativa nè di valorizzare i numerosi tecnici, anche di grande livello, che vi lavorano». Il deputato della Margherita, infine, pone qualche perplessità sul concorso di progettazione. «E’ acquisito che il Governo vuole proporre un concorso di progettazione per la copertura della Villa Romana, fatto, questo, che al di là delle rassicuranti affermazioni sul rispetto dei tempi, determina una grandissima preoccupazione sulla effettiva possibilità di completamento dell’opera e taglia fuori il Centro di restauro, già incaricato della progettazione della copertura, che ha già prodotto e depositato il progetto stesso».

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redazione-vivienna