Riconosciuto colpevole di sfruttamento della prostituzione è stato condannato ad un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa. Barbaro Carulli di 49 anni di Paternò, abitante in via Celona, nel settembre del 1998 era stato sorpreso dai carabinieri di Centuripe, mentre accompagnava una donna ecuadoregna di 48 anni, Mirian Sotamayor Ronquillo, nei pressi di Centuripe, sulla statale 121, dove la stessa esercitava la sua professione. Il Carulli per accompagnare in macchina la ragazza percepiva la somma di 40 mila delle vecchie lire al giorno, per cui di fatto favoriva la prostituzione della donna. I carabinieri di Centuripe , al momento del controllo, provvedevano l’8 settembre del 1998, ad arrestare Barbaro Carulli ed a sequestrare la sua auto, mentre la donna presentava una denunzia contro Carulli perché la obbligava a prostituirsi. nel corso del dibattimento processuale il PM chiedeva la condanna dell’imputato a due anni di reclusione ed a tre mila euro di multa, mentre il difensore, avvocato Giovanni Palermo, chiedeva l’assoluzione perché il fatto non costituisce reato. Il giudice Anna Maria Laneri, in composizione monocratica, riconosceva l’imputato colpevole di favoreggiamento della prostituzione e, concesse le attenuanti generiche, lo condannava ad un anno e quattro mesi di reclusione, al pagamento delle spese processuali con la pena sospesa ai termini di legge. Il giudice consegnerà la motivazione della sentenza entro novanta giorni.