Sequestrati dalla Guardia di Finanza numerosi capi di abbigliamento e accessori recanti marchi contraffatti per un valore di circa 130.000 euro.

I finanzieri del Comando Nucleo Provinciale Polizia Tributaria, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno portato a termine nei giorni scorsi una vasta operazione che ha permesso di stroncare il commercio al dettaglio di abbigliamento e accessori recanti marchi contraffatti delle più note case di moda. Le indagini, iniziate nel comune di Nicosia, sono proseguite con gli accertamenti effettuati in Enna, e si sono concluse con un’ampia operazione che ha interessato il comune di Licata (AG). E’ stato così individuato un deposito adibito a stoccaggio di capi di abbigliamento, all’interno del quale gli investigatori delle Fiamme Gialle, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 7.000 capi di abbigliamento recanti marchi contraffatti ed alterati. Tra i marchi falsi rinvenuti: Lotto, Puma, Adidas, Nike, Arena, Calvin Klein, Missoni, Cavalli, Prada, Chanel e Louis Vuitton, tutti applicati su scarpe, maglioni, pantaloni, canotte, camicie ed accessori vari. Il valore della merce sottoposta a sequestro, ancora in fase di definitiva quantificazione, ammonta a non meno di 130.000 euro. Alle operazioni di servizio, che hanno visto impegnati agenti delle Fiamme Gialle, hanno collaborato militari appartenenti al Comando Brigata della Guardia di Finanza di Licata, opportunamente allertati dai colleghi ennesi; nell’ambito della presente operazione è stato altresì attivato il Comando Compagnia della Guardia di Finanza di Barletta, in quanto dai primi elementi informativi acquisiti, la merce sequestrata, verosimilmente, sembrava provenire dalla città pugliese. Le indagini sono tuttora in corso. Un voluminoso rapporto è stato presentato all’A.G. competente nel quale sono state dettagliatamente evidenziati a carico di n.2 responsabili, entrambi segnalati quali responsabili del commercio di prodotti con marchi falsi (artt.474 e 517 c.p.) e di ricettazione di merce di dubbia provenienza (art.648 c.p.)