Incendiate due auto di un sindacalista

Due auto, un fuori strada Suzuki ed una Lancia Delta, sono state bruciate, ieri notte, intorno alle due, nel quartiere Monte, in via Pietraperzia ed in via Nicosia, di proprietà di Giuseppe Marzo, 52 anni di Enna, segretario aziendale in rappresentanza della Cisl presso l’azienda Usl numero 4 di Enna. E’ stata una vicina ad accorgersi che una delle macchine, il fuoristrada parcheggiata in via Pietraperzia, era avvolto nelle fiamme, per cui venivano allertati sia i vigili del fuoco del comando provinciale che gli agenti della sezione volanti, i quali a loro volta chiamavano gli agenti della Digos, dopo avere saputo che il proprietario delle due auto era un sindacalista. Il fuori strada Suzuki è stato distrutto dalle fiamme, mentre la Lancia Delta, che si trovava parcheggiata in via Nicosia, ha avuto danneggiato tutto il vano motore. La contemporaneità dei due incendi fa presupporre che si è trattato di un attentato nei confronti di un rappresentante sindacale. Non ci sono elementi che fanno presupporre ,che gli incendi siano stati provocati da liquido infiammabile cosparso abbondantemente su tutte e due le auto, ma proprio la velocità con cui si sono propagate le fiamme fanno pensare ad incendi dolosi. Di questo particolare si stanno interessando sia gli esperti dei vigili del fuoco che gli uomini della Scientifica della Questura che hanno effettuato nella mattinata di ieri alcuni sopralluoghi sia nella zona degli incendi sia anche sulle macchine, che sono state sequestrate e portate in deposito giudiziario per effettuare controlli particolari. Intanto la Digos ha iniziato le indagini, interrogando lo stesso Giuseppe Marzo, il quale, guarda caso, proprio martedì, nel corso di una riunione, avvenuta nella sede provinciale della Cisl, si era dimesso da segretario aziendale presso l’azienda Usl numero 4. Non si conoscono i motivi di queste dimissioni ed è per questo motivo che ieri mattina la dottoressa Manuele Recca con i suoi collaboratori hanno interrogato diversi dirigenti della Cisl, Giuseppe Aleo, Giuseppe Di Bilio ed il segretario provinciale Claudio Saita. Altro particolare, pare che Giuseppe Marzo avesse ricevuto, in un recente passato, delle minacce per la sua posizione all’interno dell’azienda sanitaria, ma è chiaro che queste sono fatti che devono essere appurati e verificati da parte degli investigatori. Giuseppe Marzo è stato interrogato per tutta la notte per cercare di avere un quadro il più reale possibile e cercare di inquadrare questo attentato, perché di attentato si tratta, semmai ci sarà da verificare se lo stesso sia stato consumato perché Giuseppe Marzo è un rappresentante sindacale, oppure per altri motivi. Qualche rappresentante sindacale di primo piano esclude categoricamente che si tratta di un attentato maturato in ambito sindacale.

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redazione-vivienna