Ricordo dell’ 11 settembre

Memoria collettiva senza distinzione di posizioni sociali per l ‘ 11 settembre. Personaggi in vista e gente comune uniti dal ricordo della paura e dell’ incertezza dei giorni che hanno cambiato il corso della storia contemporanea. Impossibile trovare persone che non ricordino il tragico avvenimento che risale a soli 365 giorni. La gente parla e racconta il suo 11 settembre ed anche ad Enna città troppo spesso nota per un certo immobilismo e forse refrattarietà a cosa succede fuori dai propri confini ha tanto da raccontare. Il primo a parlare è Angelo Di Dio Randazzo , 23 anni studente di ingegneria. Una storia semplice ma indicativa dello scossone indelebile alla quotidianetià:” Ero al bar stavo pagando la consumazione quando sento partire la sigla del tg1, mi giro e vedo le prime immagini dell’ attacco alle torri gemelle, ho pensato è scoppiata la guerra. Mi giro e la cassiera mi domanda se è vero o se si tratta di immagini registrate. Esco dal bar e penso di andare al cantiere a dare la notizia a mio padre. Sono salito in macchina e nel tragitto sino al cantiere non ho fatto altro che ascoltare i radio giornali, non ho pensato per niente di mettere musica, ma il radiogiornale e tutto volume. Arrivo al cantiere e dico papà è scoppiata la guerra. Si è fermato tutto li, abbiamo ascoltato la radio e non si è pensato ad altro che non fosse capire cosa fosse successo. “ Il mondo si ferma ovunque come esprime chiaramente il racconto di Angelo in unico sentimento di terrore e di dolore. Cettina Emmi ex direttrice del cinema di Enna dice solo “ ricorderò sempre l’angoscia di fronte alla follia del mondo” e con queste parole racconta le storie di tutti in quei giorni di terrore internazionale. Tiziana Arena studentessa dai capelli ricci di 23 anni invece punta il ricordo sulle “ immagini irreali che ho visto in tv. Sembrava solamente un film di quelli d’azione ,ma era vero ed impossibile da razionalizzare subito. Per altro ero sola a casa e mi ero addormetata al risveglio in tv alle radio c’erano solo quelle immagini. Non riesco a dimenticare la gente che da sfogo all’ istinto di salvezza e si butta dalle torri nell’ irrazionale bisogno di salvezza che non arrivava più. Non avevo mai visto il mondo soffrire così intensamente ed insieme e non dimetico il silenzio delle radio che per tre giorni non hanno trasmesso ed al ritrono in audio i deejay erano distrutti ed incapaci di commentare come tutti noi. Siamo diventati tutti uguali con l’ 11 settembre.” Lorenzo Granata consigliere provinciale dice di avere ancora negli occhi “ gli sguardi sgomenti di chi si rendeva conto di essere ancora vivo dopo una catastrofe che ha toccato tutti. Non si potrà dimenticare il senso di solidarietà di chi pur vivendo la tragedia si dava da fare per aiutare gli altri, dando un esempio mondiale di senso di appartenenza al genere umano. “ Undici settembre anche ad Enna, nella paura che possa accadere di nuovo in un ricordo che accomuna e rende tutti uguali senza distinzioni di età e categorie sociali.